La missione, svoltasi dal 1 all’11 marzo 2024 presso il Dispensary di Barpello, Contea di Baringo, Kenya, è stata gestita logisticamente dal partner locale Somirenec e operativamente da Somirenec NGO, Acquifera APS e da Ausl Toscana Centro. Il progetto “Potenziamento del servizio sanitario offerto alle donne in gravidanza e puerperio a Barpello” è finanziato dal Centro di Salute Globale, la struttura della Regione Toscana per il coordinamento delle iniziative di cooperazione sanitaria internazionale e di tutela della salute dei migranti.

  1. Monitoraggio delle attività di costruzione della nuova ala di maternità e del sistema idrico

In occasione dell’incontro avvenuto in data 2 marzo 2024 a Nairobi presso la sede di Sominirec abbiamo definito le priorità di intervento a Barpello, rimarcando l’importanza di sviluppare le attività sanitarie previste nel territorio di Barpello, in particolare nel nuovo health center dedicato alla maternità, con la presenza di più letti di degenza e di spazi dedicati alla donna a termine di gravidanza, in attesa del travaglio (tipo “case di attesa”) .

La scelta è legata al fatto che le strutture ospedaliere statali dove trasferire le gravidanze a rischio, come l’Ospedale distrettuale di Cabarnet, sono molto lontane dal villaggio di Barpello e dai villaggi limitrofi e le  condizioni sanitarie ivi presenti sono inappropriate anche per i minimi livelli di assistenza previsti.

Il sistema idrico presente nel Dispensary e nella nuova ala di maternità risulta funzionante ma con alcune problematiche:

– L’ingresso dell’acqua proveniente dalla tower tank avviene per gravità, per cui quando un rubinetto è aperto completamente – come per esempio quello che regola l’irrigazione nell’area del frutteto – la perdita di pressione nelle altre uscite è notevole.

– L’acqua è altamente fluorata e ferrosa, per cui è strettamente necessario intervenire con una sistema di defluorizzazione e deferrizzazione per un medio-alto uso quotidiano di acqua (800-1000 litri al giorno) in modo da poter comprendere anche il sistema di irrigazione. Il sistema è composto da:

  • Oxidation (chlorination and aeration)
  • Filtration
  • Carbon Adsorption
  • Reverse Osmosis (RO)
  • Disinfection

Occorre aggiungere l’installazione di un sistema di approvviginamento energetico mediante ponnelli solari che generi una potenza sufficiente a far funzionare il defluorizzatore e a ripompare l’acqua nel sistema con una pressione costante di minimo 3 bar.

– In alternativa potranno essere installati microsistemi locali di purificazione a osmosi inversa “RO compatti” con sterilizzatore UV. L’unità è dotata di membrane hidrotek/filmtec. La produzione giornaliera sarebbe di circ 400 litri al giorno.

– Come già riportato nel precedente report, ogni mattina viene attivata la pompa del pozzo (alimentata attraverso pannelli fotovoltaici) per riempire la cisterna posta sulla water tank, da 8000 litri. Successivamente, dalle 10 a mezzogiorno, viene aperto il rubinetto principale che alimenta il Dispensary, l’ala di maternità, il sistema di irrigazione e un tubo che porta l’acqua a una cisterna in mattoni del villaggio.

2. Formazione al personale sanitario

L’attività formativa, della durata di 4 ore, è stata realizzata nei locali del Dispensary (ufficio direzione) nei giorni 5 e 6 marzo. Hanno partecipato 13 persone ed è stata svolta dal partner Ausl Toscana Centro.

Il modulo formativo, dal titolo “Improving Water, Sanitation, Hygiene, Clinig Services and Hand-Washing in Barpello Dispensary” ha avuto l’obiettivo di migliorare il know how teorico-pratico del personale sanitario su Igiene e Manutenzione ospedaliera.

Il materiale formativo, realizzato dalla Ausl Toscana Centro, è consistito in un powerpoint, proiettato, stampato e consegnato ai partecipanti. Inoltre sono stati realizzati poster plastificati da appendere o da consultare durante gli incontri di educazione alla salute sulle buone pratiche di igienizzazione mani, dei locali e degli strumenti, sui segni dei rischi in gravidanza, nel post partum e sui segni di rischi di sofferenza neonatale.

Come attività pratica da realizzare nei mesi aprile-settembre 2024, è stato chiesto ai partecipanti di definire un elenco delle aree della maternità a basso, medio e alto rischio di infezione e di specificare la periodicità delle relative pulizie (ordinaria, periodica e straordinaria).

3. INCONTRO CON LE TRADITIONAL BIRTH ATTENDANTS (TBA) di Barpello e villaggi lim

Il giorno 5 marzo si è svolto l’incontro con le TBA (Traditional Birth Attendants), ovvero le levatrici tradizionali pokot, presso il giardino del Dispensary. La partecipazione è stata molto ampia, con più di 50 TBA presenti, ed è durata circa 2 ore.

L’obiettivo dell’incontro, presenziato dalle IWS, Somirenec, Acquifera e Ausl Toscana Centro, è stato quello di comprendere meglio quali fossero le loro esigenze e sfide, e gli argomenti formativi che vorrebbero approfondire. Grazie alla traduzione simultanea di Moses, dal pokot all’inglese, è stato possibile raccogliere molte informazioni da parte delle TBA, oltre al loro villaggio di provenienza e il numero di parti domiciliari che hanno realizzato negli ultimi 3 mesi.

Dalle loro parole è emersa l’assoluta indisponibilità di attrezzatura per il parto come forbici, stetoscopio, guanti, sapone, biancheria, assorbenti, ossitocina, torce. Hanno evidenziato che le donne che decidono di partorire al dispensary non hanno la possibilità di mangiare. In genere, se la gravidanza procede bene, non invitano le donne a partorire in ospedale: lo fanno invece se la donna è denutrita, disidratata, se ha l’Hb bassa, se non ha contrazioni, se hanno mutilazioni genitali complicate, talora per prematurità, se il bambino è podalico o in altra presentazione anomala. Accompagnano il bambino in ospedale anche per patologie respiratorie, ematomi, gravi malformazioni come l’assenza di organi genitali ecc.

In caso si presentazione anomala del feto cercano di correggere la posizione con massaggi manuali e olio da cucina. Chiudono il cordone ombelicale con una fibra vegetale derivata dalla corteccia di un albero e tagliano l’infibulazione con un rasoio. Eseguono l’episiotomia alla quasi totalità delle donne assistite, con forbici di fortuna.

Una TBA ha dimostrato l’utilizzo di una bottiglia di plastica opportunatamente tagliata per la rilevazione del battito cardiaco materno e fetale (stetoscopio di fortuna).

Tutte comunque hanno espresso la volontà di collaborare con il Dispensary e di migliorare il loro know how riguardo ai fattori e segnali di rischio in gravidanza, in modo da aumentare la loro efficienza e tempestività nei casi in cui si verifichino tali rischi. Inoltre, è emerso il loro desiderio che la formazione sia riconosciuta dalle autorità sanitarie distrettuali e che il loro ruolo sia ufficializzato dalla Contea come PBA – pokot birth attendants.

E’ stato già anticipato che durante la missione di settembre 2024 verrà realizzato un modulo formativo specificatamente rivolto a loro.

4. Monitoraggio delle attività di messa a dimora degli alberi da frutto

Con l’obiettivo di migliorare la sicurezza alimentare del Dispensary, si è avviato la messa a dimora delle piante da frutto, in particolare papaya, mango, avocado e chirimoya, nell’area agricola adiacente al Dispensary. L’attività, gestita direttamente dalla direzione del Dispensary e affidata operativamente al tecnico Moses, è stata realizzata il giorno 7 marzo insieme a 2 Community Health Volunteers, a Mary Wairia di Somirenec e a Sister Esther Mwaniki.

Grazie all’approvvigionamento idrico ora disponibile in elevate quantità, le piantine verranno irrigate quotidianamente, fino all’arrivo della stagione delle piogge (aprile-maggio) aumentando sensibilmente le probabilità di attecchimento.

L’attività procederà nei mesi fino alla completa messa a dimora di 60 alberi da frutto, la cui produzione (a cominciare dal 2027) aumenterà da diversificazione alimentare e l’apporto di vitamine e nutrienti alle partorienti.

5. Potenziamento della clinica mobile

La Clinica Mobile (Mobile Clinic -MC) è una grande opportunità che l’organizzazione della sanità locale mette a disposizione delle donne e dei neonati del villaggio di Barpello e delle comunità vicine. Una settimana al mese viene dedicata a questa attività in modo da garantire, a rotazione, una continuità di controlli e cure oltre ad intercettare quelle situazioni a rischio tali per cui attivare il trasferimenti in ospedale.

Le MC sono calendarizzate nel modo seguente:

  • Ogni primo lunedì del mese: MC a Tuwit
  • Ogni primo martedì del mese: MC a Chesanayan
  • Ogni primo mercoledì del mese: MC a Ngeleyo
  • Ogni primo giovedì del mese: MC a Chepotindar
  • Ogni primo venerdì del mese: MC a Pkaghit
  • Ogni secondo martedì del mese: ANC (Antenatal Care) a Barpello
  • Ogni secondo mercoledì del mese: CWC (Child Welfare Clinic) a Barpello

I villaggi sopra menzionati sono limitrofi a Barpello (Foto 16), con l’eccezione di Ngeleyo che è localizzato a circa 30 km di strada sterrata.

L’attività di Clinica Mobile si è svolta il giorno 6 marzo a Ngeleyo, ha visto la presenza di più di 40 donne e del personale sanitario del Dispensary (direttrice, 2 infermieri, 1 lab tech, 2 CHW e 2 studentesse) ed è consistita in:

  • controlli antenatale 
  • esami di laboratorio su sangue e urine
  • vaccinazioni dei neonati
  • terapia anti-vermi bimbi più grandi 

Il tutto si realizza con una buona organizzazione in cui le varie attività vengono svolte suddividendole in zone distinte per cui la privacy delle donne viene rispettata.

Le donne in attesa vengono prima registrate dalla direttrice del Dispensary contemporaneamente alla rilevazione dei parametri vitali. Successivamente vengono eseguiti esami ematici e urinari,  se al primo trimestre di gravidanza, mentre le altre donne eseguono controllo ANC.

Il tutto si svolge per lo più in terra: sono previsti solo due tavolini, uno per la compilazione dei registri e uno per il tecnico di laboratorio per l’esecuzione degli esami, mentre le gravide vengono controllate su un lettino realizzato da rami intrecciati dalle donne.

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