Ente attuatore:  Acquifera APS

Operatori coinvolti: Niccolò Giordano, Eleni Panayotaki e Giancarlo Ceccanti

Il laboratorio è stato realizzato in 7 classi della scuola secondaria di primo grado di Sesto Fiorentino per un totale di circa 157 alunni coinvolti. Le attività con le classi hanno avuto una durata di 4 ore che si sono svolte nell’arco di una mattinata.

Descrizione delle attività

Il laboratorio “Acquamondo” intende sensibilizzare gli studenti sui temi del Diritto all’Acqua e del risparmio idrico, rendendoli attori consapevoli in grado di definire strategie (individuali e collettive) di consumo critico che sostengano la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali e il rispetto dei diritti fondamentali di ogni essere umano.

Le attività proposte hanno seguito un programma comune che è stato leggermente modificato e integrato nelle diverse classi in base agli interessi specifici di ogni gruppo.

Il laboratorio si apre con una dinamica rompighiaccio in cui viene chiesto agli alunni di dire il proprio nome e cosa gli viene in mente pensando alla parola acqua. Questa attività permette di accendere l’interesse e il coivolgimento rispetto alla tematica proposta e di proporre una prima riflessione sullo stretto rapporto fra la risorsa idrica e la quotidianità dei ragazzi.

Nella seconda attività le classi sono state divise in gruppi di 5 o 6 alunni ed è stata proposta la visione del video “La Abuela Grillo”, un cortometraggio animato realizzato in Bolivia, che affronta la tematica del diritto all’acqua come bene comune e inalienabile.

Ad ogni gruppo è stato chiesto di analizzare uno specifico aspetto del video per arrivare a una riflessione in plenaria sull’importanza dell’educazione e della sensibilizzazione per la presa di coscienza verso l’utilizzo consapevole e pubblico della risorsa e per affrontare gli aspetti normativi legati all’agenda 20/30 e in particolare all’obiettivo 6: Assicurare l’accesso e una gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari per tutti.

Nella seconda parte della mattinata è stato proposto un piccolo esperimento con l’acqua in cui gli alunni hanno avuto modo di osservare direttamente come il nostro modo di agire con l’acqua influisce sul suo comportamento e sulla sua qualità.

L’ultima attività è consistita in un gioco di simulazione pensato per far comprendere agli studenti come le diverse possibilità di accesso alla risorsa idrica nei vari contesti socio-geografici incida sulla possibilità di rispondere ai bisogni di base.

L’attività inizia con un brainstorming su azioni quotidiane che prevedono l’utilizzo dell’acqua. Le diverse azioni vengono scritte su un cartellone con associato un consumo idrico. Successivamente ad ogni gruppo vengono distribuite delle gocce d’acqua in quantità diversa e di colore diverso (blu acqua potabile- marrone acqua contaminata) a seconda del contesto geografico assegnato ad ogni gruppo (Europa, Sud America, Africa, India).

I ragazzi devono quindi decidere come utilizzerebbero/distribuirebbero le gocce assegnate per realizzare le azioni quotidiane identificate precedentemente. Si crea così una grossa disparità fra i vari gruppi che dispongono di quantità diverse di gocce d’acqua.

Al termine dell’attività è stato chiesto ad ogni gruppo di pensare a una soluzione per garantire a tutti l’accesso all’acqua.

Durante il laboratorio sono state anche presentate agli studenti le attività di associazione Acquifera nel mondo e ciò che l’associazione realizza per la tutela e la salvaguardia della risorsa idrica e per garantire a tutti l’accesso all’acqua.

 

 

 

 

Riflessioni conclusive

Gli alunni hanno mostrato molto interesse rispetto alle tematiche proposte, partecipando alle attività in modo attivo e propositivo.

Molti di essi sono stati capaci di riflessioni molto interessanti e approfondite, comprendendo il messaggio del cortometraggio animato e proponendo soluzioni interessanti oltre che innovative al gioco-simulazione realizzato.

Durante i feedback finali gli alunni hanno espresso un alto gradimento per le 3 attività proposte all’interno del laboratorio.

I due educatori sono stati affiancati dai professori e professoresse delle scuole, i quali hanno partecipato in modo attivo al Laboratorio, facilitando la didattica.

 

 

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